Il Duomo di Berlino, in tedesco Berliner Dom, è la cattedrale della città. Si trova sull’isola dei Musei, nel distretto di Mitte, e il suo ingresso principale si affaccia sul parco Lustgarten. L’edificio però non è una cattedrale in senso stretto, in quanto non è mai stato sede vescovile: il vescovato della chiesa evangelica di Berlino-Brandeburgo ha infatti sede presso la Marienkirche, la chiesa che si trova accanto alla torre della televisione in Alexanderplatz.
La prima chiesa costruita su questo terreno risale alla metà del 18° secolo, ma l’edificio attuale è datato 1905. Fu inaugurato il 27 febbraio dello stesso anno, e all’epoca costò la strabiliante cifra di 11,5 milioni di marchi tedeschi. Con i suoi 114 metri di lunghezza, 73 metri di larghezza e 116 metri di altezza, il Duomo di Berlino ai tempi era ben più grande di qualsiasi altro edificio in città, ed era considerato come l’alternativa protestante alla Basilica di San Pietro in Vaticano.
Dal 1940 il duomo di Berlino visse il suo periodo nero: i bombardamenti alleati distrussero parte delle finestre, mentre il 24 maggio 1944 una bomba cadde sulla lanterna posta sul tetto del duomo che provocò lo scoppiò un incendio, il quale non potè essere domato a causa dell’impossibilità di avvicinarvisi, provocando il crollo del tetto. Negli anni successivi fu costruito un tetto temporaneo, per proteggere l’edificio dalle intemperie.
Nel 1975 iniziarono i lavori di ricostruzione del Duomo di Berlino, semplificando il progetto originale e demolendo l’ala nord, dove si trovava la chiesa del Memoriale. Rispetto ad altri edifici in città, questa chiesa è sopravvissuta alla guerra completamente intatta, ma incredibilmente è stata distrutta per motivi puramente ideologici dal governo comunista in quanto ospitava le cerimonie della famiglia reale prussiana Hohenzollern. Il governo richiese anche la rimozione di più croci possibile.
Nel 1980 riaprirono il battistero e la cappella dei matrimoni, mentre i lavori per la ristrutturazione della navata durarono dal 1984 al 1993, anno in cui si ebbe la nuova inaugurazione del duomo di Berlino, tenuta dal cancelliere federale Helmut Kohl e mostrata in diretta nazionale televisiva in Germania.
Il duomo di Berlino ha una struttura a croce greca, e il suo interno è pregevolmente stuccato e decorato. L’altare maggiore è opera di Friedrich August Stuler e proviene dalla vecchia cattedrale; ai suoi lati trovano spazio due lampadari barocchi.
Le vetrate del duomo di Berlino, dipinte da Anton von Werner, raffigurano la vita di Gesù dalla nascita alla morte, mentre la cupola è decorata con mosaici che raffigurano scene della Bibbia, al cui centro si trova una vetrata che raffigura la colomba dello Spirito Santo.
Il duomo conserva al suo interno anche due organi a canne:
La cripta del duomo di Berlino ospita le tombe della famiglia reale prussiana Hohenzollern. Qui riposano, tra gli altri, Federico I e la moglie Sophie Charlotte, all’interno di un sarcofago opera di Andreas Schluter, e Giovanni I di Brandeburgo, il cui sarcofago risale al 1530 ed è opera dello scultore Peter Vischer il Vecchio.
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