Il Museo Egizio di Berlino (in tedesco Ägyptisches Museum und Papyrussammlung) è sede di una delle più importanti collezioni al mondo di manufatti egizi. La collezione è parte del Neues Museum.
Di tutti i musei presenti sulla Museumsinsel questo è stato il secondo ad essere costruito, con il fine di ospitare le collezioni in esubero dell’Altes Museum. Il museo presenta ad oggi i tesori del Museo Egizio e la Collezione dei papiri insieme con le collezioni del Museo di Preistoria e Protostoria e parti della collezione di civiltà antiche.
La struttura dell’edificio testimonia l’architettura neoclassica dei musei nel 19° secolo. L’edificio del Neues Museum è un monumento importante nella storia della costruzione e della tecnologia: con le sue varie costruzioni in ferro, è stato il primo edificio monumentale di Prussia ad applicare le nuove tecniche rese possibili dall’industrializzazione.
Lo stesso allestimento museale degli interni è un raro esempio rimasto dello stile che era di moda in Germania durante il Regno prussiano.
Il Neues Museum è nato nel 18° secolo dalla collezione d’arte dei re prussiani. Alexander von Humboldt aveva raccomandato la creazione di una sezione egizia, e i primi oggetti sono stati portati a Berlino nel 1828 sotto Federico Guglielmo III. Il museo fu poi chiuso nel 1939 a causa della guerra.
Dopo la seconda guerra mondiale, durante la quale è stato pesantemente danneggiata, il Neues Museum venne diviso tra Berlino Est e Ovest, per poi riunirsi dopo la caduta del Muro di Berlino. Splendidamente restaurato dal famoso architetto David Chipperfield, il museo ha riaperto i battenti nel mese di ottobre 2009.
L’ala del Museo Egizio del Neues Museum contiene reperti risalenti tra il 4000 a.C. e il periodo della dominazione romana. La collezione del Museo Egizio di Berlino si snoda su tre piani.
Il pezzo più famoso in esposizione è il busto della regina Nefertiti, eccezionalmente ben conservato e dai colori vivaci. Il busto è diventato rapidamente un’icona di fama mondiale per la capacità della scultura di esaltare la bellezza femminile.
Da non perdere anche la Berlin Gruner Kopf, la cosiddetta “testa verde berlinese”, risalente al tardo periodo egiziano, dove è chiaramente visibile l’influenza greca. La scultura rappresenta la testa di un sacerdote, lavorata in pietra verde. E’ inusuale che la statua, per il periodo in cui è stata realizzata, non riproduca una persona specifica, ma piuttosto risulti essere un simbolo di saggezza ed esperienza.
Il Neues Museum è aperto dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00, con apertura fino alle 20.00 il giovedì. L’ammissione alle varie esibizioni temporanee non è inclusa nel biglietto base per visitare il museo.
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