La Porta di Brandeburgo (in tedesco Brandenburger Tor) è uno dei monumenti di Berlino più iconici e importanti, simbolo della riunificazione della Germania. Costituisce la fine occidentale del viale Unter den Linden, e oltrepassandola si raggiunge il parco Tiergarten e il Reichstag. Prima della sua costruzione qui si trovava il confine della città, ma a causa della rapida crescita di Berlino venne costruito questo monumento, una porta per i cittadini per consentire loro di muoversi verso la parte “nuova” della città.
La Porta di Brandeburgo fu costruita con la forma di un arco neoclassico tra il 1788 e il 1791, e il suo ideatore Carl Ghottard la progettò sotto la richiesta del re Federico Guglielmo II. Visitando la Porta di Brandeburgo è possibile osservare che nei bassorilievi sono raffigurate scene della mitologia greca.
Curiosità
Al momento della sua costruzione non le venne data molta importanza, e fin dall’inizio veniva considerata soltanto un monumento secondario per Berlino: infatti la sua inaugurazione non fu accompagnata da nessun festeggiamento e da nessuna presenza istituzionale.
Due anni dopo il suo completamento fu installata di una statua sulla sua cima, una quadriga, che rappresenta Nike, la dea alata della vittoria. Originariamente infatti il suo significato era quello di ricordare la riconciliazione nei Paesi Bassi dove Federico Guglielmo II intervenne con la forza militare.
Nel 1868 Johann Heinrich Strack costruì ai lati della struttura delle piccole costruzioni che collegavano la porta a due edifici che molto tempo fa erano le case dei doganieri presenti nel land tedesco di Brandeburgo.
La Porta di Brandeburgo ha visto nel tempo il passaggio di moltissimi personaggi del passato che hanno fatto la storia dell’Europa, come Napoleone che festeggiò la conquista della Prussia cavalcando proprio sotto la porta e portando la Quadriga a Parigi come bottino di guerra. Oggi il valore della Porta di Brandeburgo è davvero inestimabile in quanto con l’abbattimento delle mura di confine effettuato nel 1860 anche gran parte delle porte furono abbattute, e la Porta di Brandeburgo oggi è l’ultima rimasta in piedi.
Un altro evento storico che ha visto la Porta di Brandeburgo protagonista si ebbe il 30 gennaio 1933, quando i nazionalsocialisti festeggiavano l’ascesa al potere di Hitler con una fiaccolata che passò proprio attraverso la porta.
Nel 1945, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Berlino fu divisa in quattro settori e la Porta di Brandeburgo ritornò ad avere la sua funzione originaria, ovvero quella di separare due zone della città, in questo caso il settore britannico da quello sovietico.
Ma oggi la Porta di Brandeburgo e simbolo di unità e libertà, infatti il 22 dicembre 1989 dopo 28 anni dalla costruzione del muro di Berlino più di centomila persone si radunarono qui per festeggiare la riapertura della porta e la caduta del muro avvenuta soltanto un mese prima, e da allora è diventa il simbolo dell’Unità tedesca.
Oggi dalla parte che si affaccia sulla ex Berlino Ovest si trova una striscia rossa che sta significare e forse a ricordare il percorso originario il muro che ha generato così tanto dolore per gli abitanti della città.
Uno degli eventi più importanti avvenuti di recente attorno alla Porta di Brandeburgo si ebbe il 23 giugno 1996 quando il Papa Giovanni Paolo II tenne un discorso a ricordare gli eventi passati e lanciò un appello di libertà sottolineando il valore storico e simbolico della porta.
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