Sachsenhausen era un campo di concentramento nazista a Oranienburg, utilizzato principalmente per i prigionieri politici dal 1936 fino alla fine del Terzo Reich nel maggio 1945.
Dopo la seconda guerra mondiale, quando la cittadina di Oranienburg faceva parte della zona di occupazione sovietica, la struttura venne usata come un campo speciale NKVD fino al 1950. Oggi ciò che resta del campo di concentramento è un museo.
Il campo di concentramento di Sachsenhausen si trovava a 35 km a nord di Berlino; la vicinanza alla capitale ha fatto sì che il campo avesse una posizione fondamentale fra i campi di concentramento tedeschi: il centro amministrativo di tutti i campi si trovava proprio nella cittadina di Oranienburg.
Sachsenhausen divenne poi centro di formazione per gli ufficiali delle SS. Alcuni prigionieri vennero trucidati, in particolare i prigionieri di guerra sovietici; ma il campo non era stato concepito come campo di sterminio, tant’è che molti prigionieri ebrei furono trasferiti nei campi dell’est quando fu deciso per la soluzione finale.
Tuttavia una camera a gas e dei forni furono comunque costruiti nel marzo del 1943 per poter uccidere dei prigionieri. Circa 200.000 persone sono passate attraverso Sachsenhausen tra il 1936 e il 1945, di cui 30 mila sono morte per fame, freddo, stenti e sperimentazioni chimiche, oltre che naturalmente per uccisioni per mano nazista.
Sulle porte d’ingresso del campo di concentramento di Sachsenhausen non manca lo slogan infame Arbeit Macht Frei (“il lavoro rende liberi”). Sachsenhausen era destinato ad essere un esempio per gli altri di campi di concentramento, sia per la sua struttura sia per il trattamento dei prigionieri.
Il perimetro del campo è quasi un triangolo equilatero; questa forma doveva consentire una visuale migliore dalle torri di controllo. La struttura iniziale fu però abbandonata, quando i prigionieri crebbero e il campo fu ampliato e il muro perimetrale perse la sua struttura per includere questa nuova area.
Con l’avanzata dell’Armata Rossa nella primavera del 1945, il campo di concentramento di Sachsenhausen si preparò all’evacuazione. Fra il 20 e il 21 aprile il personale delle SS obbligò ad una marcia forzata verso est circa 33.000 detenuti. La maggior parte dei prigionieri erano fisicamente esausti e migliaia non sopravvissero a questa marcia della morte. Il 22 aprile 1945 i 3000 detenuti del campo, che furono fatti rimanere, vennero liberati dall’esercito polacco.
La struttura sotto i sovietici
I russi arrivarono al campo di concentramento di Sachsenhausen nell’agosto del 1945: il campo, che fu denominato Campo speciale n.1, divenne il più grande dei tre campi speciali dei sovietici. Qui furono rinchiusi circa 6000 soldati tedeschi, collaboratori nazisti, anti-comunisti. Il campo fu chiuso poi definitivamente nella primavera del 1950.
Dopo che i sovietici non utilizzarono più Sachsenhausen come campo speciale, il sito fu utilizzato, per alcuni anni, dalla Kasernierte Volkspolizei della Germania Est, fittiziamente una divisione di polizia ma in realtà nient’altro che un precursore dell’esercito del paese, istituito ufficialmente nel 1956.
Sempre ne 1956 venne iniziata la pianificazione dell’adattamento del campo a monumento nazionale. Il Museo nazionale di Sachsenhausen aprì il 23 aprile del 1961. Vi fu costruito un obelisco in memoria delle vittime del campo, sul quale sono incisi diciotto triangoli rossi, simbolo che la maggior parte delle vittime del campo furono proprio i prigionieri sovietici. Il Museo nazionale ospita opere d’arte create da detenuti oltre a modelli in scala, immagini, documenti e altri reperti che illustrano la vita nel campo.
Dopo la riunificazione tedesca, il campo di concentramento di Sachsenhausen è stato affidato alla fondazione responsabile dell’apertura del museo. In seguito alla scoperta nel 1990 delle fosse comuni risalenti al periodo sovietico, è stato aperto un altro museo, che documenta la storia di Sachsenhausen durante l’occupazione sovietica.
Il campo di concentramento di Sachsenhausen è visitabile tutto l’anno dalle 8.30 fino alle 16.30, con orario prolungato fino alle 18.00 in primavera e in estate. Durante l’inverno, il museo rimane chiuso. Il centro visitatori è invece operativo dal lunedì al venerdì con orario 8.30 – 16.30.
Dal centro di Berlino è possibile raggiungere il campo di concentramento di Sachsenhausen in treno. La cittadina di Oranienburg è servita dalla linea 1 della S-bahn; oppure si può prendere un treno regionale dalla stazione di Berlino Lichtenberg o Berlino Hauptbahnhof. Arrivati a Oranienburg, sia l’autobus 804 che la linea 821 conducono al sito.
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